ISC3 (Industrial Source Complex, Version 3) e' un modello gaussiano stazionario che puo' essere usato per valutare le concentrazioni degli inquinanti emessi da una grande varieta' di sorgenti presenti in un complesso industriale.
Per molti anni ISC3 e' stato il modello di dispersione atmosferica preferito/raccomandato dalla US-EPA per simulare l'impatto di sorgenti industriali, poste al suolo o elevate, in orografia semplice o moderatamente complessa. A partire da dicembre 2006 e' stato sostituito da AERMOD all'interno dell'elenco dei modelli preferiti/raccomandati della US-EPA, ed ora appartiene all'elenco dei modelli alternativi (cioe' dei modelli che possono essere utilizzati in applicazioni di regolamentazione con opportune giustificazioni).
ISC3 puo' essere utilizzato sia in modalita' short-term (ISCST3), sia in modalita' long-term (ISCLT3). I dati di input meteorologici necessari per le due modalita' di funzionamento sono completamente differenti. Il set minimo di dati meteorologici necessari ad ISCST3 per ogni ora di simulazione e' composto da: vettore di flusso (l'opposto della direzione del vento), velocita' del vento, temperatura, classe di stabilita' di Pasquill Gifford, altezza di rimescolamento rurale e urbana. Altre variabili sono necessarie se la deposizione secca e/o umida devono essere calcolate: velocita' di frizione, lunghezza di Monin Obukhov, lunghezza di rugosita' superficiale, rateo e tipo di precipitazione. ISCLT3 invece richiede in input una distribuzione di frequenza congiunta di velocita' e direzione del vento per ogni classe di stabilita', distribuzione nota come STAR (STability ARray).
L'algoritmo PRIME (Plume Rise Model Enhancement), un miglioramento al calcolo del building downwash, e' stato incorporato nel codice sorgente di ISCST3, e il nuovo modello e' stato chiamato ISC-PRIME.